domenica 18 dicembre 2011

E io pago... Il contributo unificato



Il contributo unificato è la “tassa” da pagare per poter agire in giudizio. Fino al 2009 per le cause civili il cui valore non superava i 1100 euro l’accesso alla giustizia era gratuito; a partire dal gennaio dell’anno 2010, invece, si è pensato bene di far pagare 30 euro, diventati 33 nel luglio dello stesso anno e 37 il 6 luglio scorso.
L’intervento di luglio è stato il più devastante ed invasivo, essendo stato previsto il pagamento del contributo unificato anche per materie che prima rientravano nella fascia di esenzione, quali le liti di separazione, divorzio e lavoro. Prima di procedere con una rapida e non esaustiva carrellata delle novità, ci sia consentito esprimere una considerazione di carattere meta-giuridico.



Fare l’Avvocato oggi è difficile. Vallo a spiegare al cliente che prima di ottenere giustizia da un “giudice” deve pagare una “mazzetta” obbligatoria al mediatore (ossia ad una SPA accreditata presso il Ministero della Giustizia), poi deve pagare un contributo unificato sempre più caro (allo Stato) e, a quanto sembra, dovrà pagare anche per ottenere la “motivazione” della sentenza (sempre allo Stato). Dimentichiamo qualcosa ? Ah si... ci sarebbero pure gli onorari dell’Avvocato. E si, occorre spiegare al cliente che negli esborsi indicati non sono comprese le spese dell’Avvocato. Ahi noi! Comunque.....


continua

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